[ Pobierz całość w formacie PDF ]
Donner tirò fuori un paio di manette di dotazione della polizia, le fece scattare ai
polsi di Fallon e mise la chiave nel taschino sul petto.
«Per me, trattarti con le buone o con le cattive fa lo stesso, capisci?»
«Mi sforzo sempre di capire» rispose Fallon.
«Bene, vatti a sedere vicino alla ragazza, così vi posso tener d occhio tutt e due.»
Fallon si avvicinò al lettino e vi si sedette accanto, con le spalle al muro. Guardò la
bambina: aveva gli occhi chiusi e il respiro leggero.
«È la piccola di cui parlavi? Sta bene?»
Jenny annuì. «Le hanno dato soltanto un sedativo.» Aveva gli occhi lucidi di
lacrime. «Scusami, Martin, non potevo fare diversamente. Sono andata a prenderla
dopo pranzo, come tutti i sabati, e l ho portata al campo giochi, nel parco. Rupert e
quel farabutto di Harry ci hanno prelevate là.»
«Ti hanno minacciata?»
«Hanno detto che si sarebbero tenuti Sally, che avrei potuto riaverla solo se
riuscivo a farti venir qui.» Gli afferrò un braccio. «Cos altro potevo fare? Ero
terrorizzata. Non conosci Jack Meehan come lo conosco io. È capace di tutto... come
Billy.»
«Billy non ti darà più fastidio» la tranquillizzò Fallon. «L ho ucciso ieri sera.»
Jenny sbarrò gli occhi. «Che cosa?»
«Esattamente come intendo uccidere Jack Meehan. Senti, ho un pacchetto di
sigarette nella tasca sinistra. Me ne accenderesti una, per piacere?»
Jenny l accontentò subito, tramortita dall enormità della rivelazione di Fallon. Gli
mise una sigaretta tra le labbra e l accese mentre Donner si avvicinava con una borsa
di tessuto scozzese. Si accoccolò davanti a Fallon e aprì la borsa, estraendone una
dopo l altra tre bottiglie di whisky che posò per terra.
«Jameson» lesse Fallon. «La mia marca preferita: come hai fatto a indovinarlo?»
«E tutte e tre le bottiglie sono tue.»
«Be , devo dire che trovo interessante l idea. Sentiamo qualche altro particolare.»
«Perché no? In effetti è ottima, ti piacerà. Vedi, Fallon, noi abbiamo tre problemi:
il prete e sua nipote, perché sanno più di quanto devono...»
«E il sottoscritto» terminò Fallon.
«Esatto.» Donner gli prese una sigaretta dal pacchetto. «E così, il signor Meehan
ha avuto questa splendida, semplicissima idea. Ci sbarazziamo di da Costa e nipote e
scarichiamo la colpa su di te.»
«Capisco. E come pensate di fare?»
«Là, nell Ulster, con una bomba in mano eri un padreterno, no? Dunque, se volessi
liquidare qualcuno qui, sarebbe logico che usassi lo stesso metodo.»
«Dio mio!» boccheggiò Jenny.
Donner l ignorò; si divertiva, era evidente. «La messa della sera al Santissimo
Nome è alle sei. Quando sarà finita, il signor Meehan e Bonati prenderanno il prete e
sua nipote e li porteranno sulla torre con dieci chili di plastico e un detonatore
chimico in una latta di biscotti Waverley. Quando la bomba esploderà, salteranno per
aria e la chiesa crollerà.»
«Vedo... e io?»
«Tutto previsto. Bonati arriva con la giardinetta del prete, ti versiamo in gola tre
bottiglie di whisky irlandese, poi ti mettiamo al volante e ti mandiamo a fare un giro.
A un cinque chilometri da qui c è una collina. Cullen s Bend, dove avvengono spesso
terribili incidenti.»
«E tu credi che l operazione avrà successo?» volle sapere Fallon.
«Sarà un gioco da ragazzi. Quando esamineranno i resti dell auto troveranno un
armamentario per la fabbricazione di ordigni esplosivi e qualche tubo di gelignite
della stessa partita con cui è stata preparata la bomba della chiesa, per non dire della
pistola usata per uccidere Krasko. I ragazzi della scientifica ci sguazzeranno e...
diciamo le cose come stanno... sono anni che lo Special Branch e il controspionaggio
ti danno la caccia. Faremo loro un grosso regalo.»
«Miller non la berrà neppure per un istante» replicò Fallon. «Sa che dietro
l uccisione di Krasko c era Meehan.»
«Può darsi, però non potrà farci nulla.»
«Ma è un assassinio» si ribellò Jenny. «Un assassinio a sangue freddo. Non potete
farlo.»
«Chiudi il becco!» le ingiunse Donner.
La ragazza arretrò spaventata a fu allora che si accorse di un fatto strano: gli occhi
cupi di Fallon parevano aver leggermente cambiato colore, come chiazzati di luce, e
quando la guardò, Jenny percepì in lui una forza quasi tangibile, un autorità nuova.
Come se si fosse svegliato in quel momento dal sonno. Diede uno sguardo agli altri
due: Harry stava osservando il vecchio carretto, voltando loro le spalle, e Rupert,
vicino alla stufa, tormentava il fucile.
«Dunque è così?»
Donner scosse la testa con finto rincrescimento. «Te ne saresti dovuto restare tra le
tue paludi. Sei finito, adesso.»
«Così si direbbe» ammise Fallon.
Donner si chinò per prendere un altra sigaretta. Fallon strappò via con entrambe le
mani la pistola fissata con tanta cura all interno della gamba sinistra, poco sopra la
caviglia, e piantò una pallottola nel cuore di Donner, a bruciapelo.
Il colpo sollevò Donner da terra, scaraventandolo all indietro, e nello stesso istante
Fallon sparò nella schiena di Harry prima che quello potesse voltarsi, fracassandogli
la spina dorsale e facendolo piombare nel carro a testa in giù.
Fallon diede uno spintone a Jenny che urlava e, ormai in piedi, puntò la Browning
su Rupert che si stava voltando, allarmato e già troppo tardi, stringendo il fucile tra le
mani.
Rupert spalancò la bocca in un grido senza voce quando la terza pallottola lo colpì
in fronte. Il cranio gli scoppiò spruzzando sangue e materia cerebrale sul pavimento
di pietra grigia. Il suo corpo venne sbattuto contro la parete e il suo dito stretto
convulsamente sul grilletto lasciò partire i colpi di entrambe le canne.
Jenny si era buttata sul lettino per proteggere la bimba ancora immersa in un sonno
innaturale. Silenzio. La ragazza si azzardò a sollevare la testa e vide Fallon immobile
a gambe divaricate, in posizione perfettamente bilanciata, che impugnava a braccia
tese la Browning. Gli occhi erano due buchi neri nel viso terreo, privo d espressione.
Dalla manica destra strappata il sangue gli gocciolava sul pavimento. Jenny si
rizzò sulle gambe malferme. «Sei ferito» disse.
Fallon parve non udirla, si avvicinò al carretto dove Donner giaceva
scompostamente a faccia in giù e lo toccò con un piede, poi si mosse verso Rupert.
Jenny gli si accostò e bisbigliò: «È morto?». Poi vide la nuca spappolata e distolse
lo sguardo con lo stomaco che le si rovesciava, aggrappandosi al muro per non
cadere.
Quando tornò a guardare, Fallon, in ginocchio accanto al cadavere di Donner, gli
stava frugando nel taschino. Trovò la chiave delle manette e si alzò.
«Toglimi queste cose.»
[ Pobierz całość w formacie PDF ]